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SBK, Tardozzi: ?Aprilia e BMW sono al limite, va fatto un passo indietro sui regolame

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    SBK, Tardozzi: ?Aprilia e BMW sono al limite, va fatto un passo indietro sui regolame

    SBK, Tardozzi: “Aprilia e BMW sono al limite, va fatto un passo indietro sui regolamenti”
    L’attesa ormai è finita: tra tre settimane, a Phillip Island, partirà il Mondiale Superbike e così vedremo veramente chi ha lavorato meglio durante l’inverno. I cambiamenti a livello di moto, team e piloti sono tanti, ma il più grande è chiaramente quello riguardante la Ducati: si può infatti dire che la Casa di Borgo Panigale si trovi di fatto di fronte a un nuovo capitolo della propria storia, dovendo quest’anno fare a meno della propria bandiera, Troy Bayliss.

    In seguito al ritiro dell’australiano la formazione gestita da Davide Tardozzi ha optato per un rinnovamento… a metà, ingaggiando Noriyuki Haga ma rinnovando la fiducia a Michel Fabrizio, ben comportatosi nei test svolti finora. Al MotoDays di Roma abbiamo parlato con Tardozzi cercando di fare un’analisi più approfondita dello stato di forma del team alla vigilia della prima gara, oltre che per parlare di diversi argomenti legati al Mondiale Superbike.

    AVESSIMO CORSO GIA’ A PORTIMAO, HAGA AVREBBE LOTTATO PER LA VITTORIA

    Fabrizio non è stato veloce come a Kyalami, ma questo non sembra preoccuparvi, è così?
    “Non siamo preoccupati, perché in Portogallo Michel si è conentrato sulla messa a punto, voleva capire certi aspetti della moto su cui lui e il suo ingegnere non erano riusciti a concentrarsi a Kyalami. Fondamentalmente, ha guardato al campionato: fra tre settimane, è chiaro, guarderà al risultato. A fine test, quando ha visto che era soltanto ottavo in classifica, ci è quasi rimasto male… anzi: ci è rimasto male! Michel sa che stare là davanti è sempre importante per lanciare un messaggio agli avversari, ma ha capito anche che in fondo è importante farlo in gara: come attitudine mentale mi è piaciuto moltissimo. In più a Portimao la pista era in condizioni molto particolari, spesso era consigliabile non rischiare troppo. Io sono contento: credo che questa sua attitudine quest’anno lo possa portare lontano”.

    Cosa si può dire invece di Haga?
    “In Portogallo Nori è stato molto consistente: intendo dire che non ha mai girato particolarmente piano facendo poi un giro veloce isolato. Si trova ancora in una situazione di miglioramento, e comunque se ci fosse già stata la gara a Portimao sono convinto che avrebbe lottato per la vittoria”.

    Bayliss ha di fatto consegnato lo scettro a Spies e Haga: è infatti convinto che il titolo quest’anno sarà un affare tra loro due. Sei d’accordo con Troy?
    “In questo momento sì, anche se mi aspetto moltissimo da Michel. Mi aspetto che, al contrario di quello che pensano tutti, Fabrizio possa essere un terzo incomodo, o comunque un pilota che quest’anno può fare il salto di qualità cominciando a vincere delle gare. In ogni caso Neukirchner, i piloti Honda, quindi Checa, Kiyonari, piuttosto che Rea, un ragazzino molto promettente, potranno lottare per vincere delle gare. E poi l’Aprilia e Biaggi saranno assolutamente competitivi, anche se non subito. Biaggi potrà ottenere sin dall’inizio dei piazzamenti, ma poi si inserirà anche lui. L’Aprilia sta lavorando tanto e investendo tantissimo, quindi anche loro faranno parte del gruppo di quelli che si giocheranno le vittorie. In sostanza, il campionato è aperto, perciò è difficile fare delle previsioni, ma onestamente concordo con Troy”.

    A Portimao è stato velocissimo anche Byrne con una delle vostre moto satellite
    “La RS, la nostra moto a disposizione dei team privati, è molto vicina a quella ufficiale: siamo contenti di aver fornito una moto che può permettere a un team privato di giocarsi delle vittorie e, perché no, anche il mondiale. Credo che anche ‘Shakey’ sarà uno dei protagonisti”.

    APRILIA E BMW SONO AL LIMITE, SERVE UN REGOLAMENTO PIU’ RESTRITTIVO

    Come vedi invece Aprilia e BMW?
    “Ambedue le Case stanno facendo degli sforzi economici e degli investimenti talmente grandi che prima o poi arriveranno. Entrambe hanno degli ottimi piloti: la BMW ha Corser e l’Aprilia Biaggi, che considero un potenziale campione del mondo. Oltretutto l’Aprilia ha un know how di corse incredibile: sono assolutamente destinati ad arrivare in cima”.

    Parli di grandi investimenti da parte di queste due Case: credi che tutto ciò possa anche portare a… superare il limite?
    “Assolutamente: noi della Ducati ci stiamo preoccupando moltissimo e insieme ad altre case come Honda e Yamaha stiamo spingendo perché vengano adottati regolamenti più consoni a questo tipo di campionato. Non mi sembra giusto che le Case debbano rincorrersi l’un l’altra, quando facendo un regolamento più a misura d’uomo e di questo momento critico, ci può essere la possibilità di partecipare tutti e dare spettacolo spendendo meno e portando avanti quella che è la filosofia della Superbike”.

    Paolo Flammini, però, tende a minimizzare: non è d’accordo sul fatto che Aprilia e BMW stiano schierando moto un po’ troppo da corsa e un po’ poco di serie
    “Rispetto l’opinione di Paolo Flammini, ma a me sembra assolutamente di poter dire che Aprilia e BMW si sono presentate nel Mondiale Superbike con delle moto che sono veramente al limite per quella che è la filosofia del campionato. Non sto assolutamente accusando queste due Case: loro hanno semplicemente sfruttato tutto ciò che il regolamento dice. Bravi loro, se hanno le possibilità economiche per farlo… Ma è proprio per questo che chiediamo di fare un passo indietro per non rincorrerci l’un l’altro. È giusto darci una limitazione per non spendere troppo. Credo che ci siano molte parti della moto che possono essere identificate come parti di serie: noi vogliamo spingere il regolamento in questa direzione, per avere moto un po’ più di serie”.

    Quindi sei d’accordo con chi dice che le Superbike di oggi sono un po’ troppo vicine a dei prototipi?
    “Le moto non sono sempre più dei prototipi, perché ovviamente il regolamento non lo permette, però sono sempre più esasperate. Si tende a estremizzare tutto ciò che è estremizzabile. Per questo credo che il regolamento debba essere un po’ più restrittivo. È chiaro che non vogliamo correre con delle moto Superstock: vogliamo soltanto cercare di limitare il regolamento per quanto riguarda alcuni aspetti. Ad esempio, si può avere una forcella competitiva senza spendere cinque volte tanto, senza utilizzare per forza un particolare ultratecnologico. Questo discorso può essere fatto su una serie di particolari che vorremmo portare all’attenzione degli altri costruttori per andare in questa direzione”.

    Sul fronte della riduzione dei costi, in una recente riunione avete affrontato anche altri argomenti di tipo sportivo: è stato proposto, ad esempio, di utilizzare una hospitality comune per i team
    “In quella riunione, nata spontanea a Portimao per interessi e difficoltà comuni, sono nate tante idee interessanti e per la prima volta ho visto la gente veramente decisa a fare qualcosa. Fra le tante idee emerse c’è appunto anche quella del’hospitality comune, una strada che però non credo possa essere praticabile. La Ducati investe molto nell’hospitality, che viene utilizzata come metodo di vendita, è una proposta verso i nostri sponsor per i loro ospiti. Difficile conciliare gli interessi di tutti sotto la stessa tenda. Però, a parte questo, ripeto, nella riunione tutti hanno dato un apporto positivo a questa chiacchierata”.

    BAYLISS HA RINUNCIATO A VINCERE ANCORA PER LA FAMIGLIA: E’ UN GRANDE

    Bayliss ha affermato che, nonostante si sia ritirato, si chiederà ancora per qualche tempo se avrebbe potuto continuare a vincere…
    “Troy ha chiuso con la MotoGP e con la Superbike vincendo: credo che non sia mai successo a nessuno. Chiaramente il ritiro gli ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché, malgrado l’età, lui si sente ancora competitivo: avrebbe avuto la possibilità di vincere un altro campionato, ma credo che la sua scelta valga ugualmente come un altro titolo. Chi l’avrebbe fatto? Ha rinunciato spudoratamente a tanti soldi, per dire una cosa molto venale, ma soprattutto ha rinunciato a vincere ancora, la cosa più importante per lui. Ha messo la famiglia davanti a tutti, perciò è stato un grande a prendere questa decisione. Credo che ci si debba togliere il cappello davanti a questo personaggio e fare un applauso”.

    E’ comunque un peccato, dato che è entrato nel cuore di tutti i ducatisti
    “Di più: Troy è entrato nel cuore di tutti i motociclisti. È stato un pilota Ducati, è vero, ma lui è uno dei pochi che sono andati a genio a chiunque va in moto, che abbia una Kawasaki, una Honda, una Yamaha, una Suzuki o una Ducati. Di questo ne sono sicuro perché ne ho le prove tangibili. Questa è la cosa che lo rende grande, per questo credo che al MotoDays non potevano trovare un testimonial migliore di Troy”.

    Bayliss è stato comunque, più di tutto, la bandiera della Ducati…
    “Bayliss è tuttora la bandiera della Ducati: non me ne vogliano il buon Casey Stoner, Loris Capirossi o Carl Fogarty, ma al di là di questi tre piloti, che comunque hanno fatto e fanno parte della storia della Ducati, credo che Troy sia il massimo per i ducatisti”.

    LA DUCATI VUOLE CREARE UNA STORIA CON I PROPRI PILOTI

    Con molti piloti avete dimostrato di voler portare avanti dei rapporti a lungo termine: sarà così anche con Haga e Fabrizio?
    “Assolutamente: non sempre ci si riesce, ma la Ducati cerca sempre di portare avanti i propri piloti perché vuole creare con loro una storia. Molti pensavano che avremmo abbandonato Michel Fabrizio alla fine del 2008, ma lo abbiamo portato avanti. Del resto nelle ultime gare del 2008 se non ci fosse stato Troy ci sarebbe stato lui davanti a tutti, e poi ha 24 anni: bisogna dare ancora spazio a questo ragazzo per capire se può diventare quello che ci si aspetta da lui, cioè un campione. Michel quest’anno è sicuramente più carico di responsabilità”.

    Canepa poteva essere una valida opzione per la Ducati in Superbike, ma è stato deciso di farlo debuttare, giovanissimo, in MotoGP: secondo te è stato un rischio, potrà essere competitivo?
    “Dopo aver fatto alcune valutazioni, abbiamo deciso di far percorrere a questo ragazzo una strada particolare. Niccolò ha vinto da giovanissimo un Mondiale Superstock, dopodiché gli è stata messa in mano una MotoGP per fare esperienza, e in seguito ‘buttato’ subito nel Mondiale MotoGP. Difficile giudicarlo dopo due soli test, aspettiamo ancora un po’. Cerchiamo di aspettare almeno che passi la prima metà del campionato, nella quale avrà sicuramente alti e bassi. Nella seconda metà ci si potrà già aspettare qualcosa da lui”.

    Alberto Cani

    Fonte GPONE
    Last edited by SPINORR; 09-02-09, 14:58.

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    #2
    ..sono daccordo con tardozzi....per riequilibrare la situazione ducati a 1400cc...

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      #3
      Finchè il regolamento portava un vantaggio a Ducati era "giusto", ora che le altre case gli soffiano sul collo già cominciano a mettere le mani avanti...

      Tardozzi impiccati va!

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        #4
        Originally posted by maracan? View Post
        ..sono daccordo con tardozzi....per riequilibrare la situazione ducati a 1400cc...

        quoto

        e opzione a 1600 per il 2011










        Cio? ma proprio loro si lamentano?

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          #5
          quando si dice AVERE LA FACCIA COME IL CUL.O

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            #6
            maledetto il regolamento! sempre a sfavore dellamigliormotosullafacciadellaterraducati.... e ora che non c'è più Troy come si fa?

            Io farei correre i giappi con delle stock 600...almeno il campionato risulterà equilibrato!

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              #7
              .......in pratica adesso cominceranno con il solito ricatto.....o ci date altri 200 cc...o noi mettiamo in campo la demo16....e vediamo chi cell'ha pi? lungo....

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                #8
                NON HO VOGLIA DI LEGGERE....


                Che ha fatto stavolta Tardozzi???

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                • Font Size
                  #9
                  Originally posted by Toledo View Post
                  NON HO VOGLIA DI LEGGERE....


                  Che ha fatto stavolta Tardozzi???
                  ..mette le mani avanti....

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                    #10
                    Non vorrei sembrare un po' troppo duro, ma il tardo Tardozzi ma sembra un personaggino abbastanza poco gradevole..
                    Parla proprio lui di regolamenti? Qualcuno riesce a farlo chetare?

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                      #11
                      non ho letto e non leggo ... basta il solo titolo

                      Tardozzi hai la faccia + marrone del tuo didietro ... e non perch? sei abbronzato come Obama

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                        #12
                        certo che sentire ducati parlare di regolamenti è veramenete ridicolo...

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                          #13
                          confermo sempre di più il mio avatar

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                            #14
                            Quell'uomo è la dimostrazione che non esiste più il comune senso del pudore!!!

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                            • Font Size
                              #15
                              non ce la fa proprio a dare un giudizio in modo un po' più obbiettivo??

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